Ordine e disordine nell’opera di Sofocle: considerazioni preliminari a partire dall’Antigone
Resumo
L’articolo indaga il modo di Sofocle di registrare e riproporre in tragedia le tensioni sociali che attraversarono l’Atene del V. sec. a.C., attraverso un’analisi preliminare condotta sull’Antigone. La riflessione si concentra sull’idea di ordine e disordine all’interno dell’opera, riflettendo sull’uso di termini dalla radice κοσμ- e sul loro significato nei contesti in cui Sofocle li impiega all’interno dell’opera, cercando di comprendere quanto la scelta di questi lemmi abbia rilevanza drammaturgica all’interno del dramma. Ne risulta la possibilità di individuare quali sono i comportamenti κατὰ κόσμον e οὐ κατὰ κόσμον, evidenziando come gli intenti dei personaggi in conflitto tra loro riflettano le dinamiche di tensione politico-sociale pronte a rivoluzionare l’ordine stabilito (kosmos) e trasformarlo in disordine (akosmia). L’equilibrio socio-politico risulta realizzabile solo
nel rispetto delle divinità e nel costante tentativo di composizione degli interessi dei singoli, in quanto parte di una comunità, e di mediazione tra i residui della cultura arcaica di matrice aristocratica e il nuovo indirizzo democratico della polis ateniese.
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